COACHING: perché?
- Accademia del Benessere
- 5 giorni fa
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“L’intelligenza non consiste soltanto nella conoscenza, ma anche nella capacità di applicare la conoscenza alla pratica.”
Aristotele

Uno studio di tre ricercatori del Kings College London conferma un’analisi
pubblicata sulla rivista INTELLIGENCE:
dal 1950 a oggi l’umanità è più intelligente del 20% .
Arriva puntuale la domanda: “Cos’è che fa aumentare l’intelligenza?”
Secondo i ricercatori è l’EDUCAZIONE, intesa come FORMAZIONE e stimolo continuo: (dal latino: educare composto da “ e fuori” “ duco condurre”. Guidare fuori).
Questo ha a che fare con lo sviluppo del potenziale?
Sempre più spesso il successo personale e professionale viene associato non solo al “saper fare”, ma soprattutto al “saper essere”: empatia, intelligenza emotiva e capacità relazionali. Le aziende cercano proprio queste qualità, considerate determinanti per il benessere e la realizzazione.
Il metodo del Coaching è semplice e diretto: “L’obiettivo è del cliente, non del Coach.”
Al Coach interessa la persona, non il traguardo in sé.
Il suo ruolo è accompagnare il Coachee nel percorso da un punto A a un punto B, aiutandolo a raggiungere i suoi obiettivi attraverso l’espressione del proprio potenziale.
Il Coach aiuta a spostare l’attenzione dal “devo farlo” al “voglio farlo”, favorendo la motivazione interna, quella che davvero attiva il cambiamento. È così che le persone evolvono, raggiungono obiettivi, realizzano sogni.
Perché sviluppare il proprio potenziale è una via concreta verso la felicità.
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